01/09/2015
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Rocca S. Angelo
Una bibliografia per la località assisana
Organizzato dal circolo culturale "primomaggio", Accademia Properziana del Subasio di Assisi e circolo ricreativo-culturale di Rocca S. Angelo si è svolto venerdì 14 agosto nella piazzetta di Rocca S. Angelo un'affollatissmo incontro (circa 150 persone) sulla ricerca condotta da Luigino Ciotti e relativo articolo sulla rivista Subasio "PER UNA BIBLIOGRAFIA SU ROCCA SANT'ANGELO) dove sono stati raccolti 50 libri e pubblicazioni che parlano o citano questa piccola località dell'assisano, detta anche Rocchicciola, che tanto è stata amata "paesello perso fra i monti umbri" dal poeta e scrittore danese Giovanni Joergensen e definita "luogo celestiale" dallo studioso di storia francescana Edouard Schneider nel 1927. Rocca S. Angelo era nel 1232 una delle 51 balie del Comune di Assisi. Al 1380 risale la prima menzione di castrum.
Oggi il suo borgo ed il castello di pendio, al cui interno attualmente abitano solo 4 famiglie e 7 persone ( su 243 abitanti complessivi dell'intera frazione - dati Istat 2001), sono quasi completamente recuperati dal degrado precedente compresa la chiesa di S. Paolo, recentemente restaurata dopo i danni del terremoto del 1997, la cui inaugurazione e Consacrazione è avvenuta nel pomeriggio di domenica 7 giugno.
Il valore aggiunto è però costituito dalla vicina Chiesa di S. Maria della Rocchicciola (e non in Arce come impropriamente viene chiamata), con annesso convento, con affreschi votivi del XIV-XVI sec. con opere di Bartolomeo Caporali, Orlando Merlini ecc..ed un Crocefisso su tavola (1470 c.) di Matteo da Gualdo.
All'incontro al quale è intervenuto anche il Prof. Giorgio Bonamente della Facoltà di Lettere dell'Università di Perugia e P. Augusto Drago custode della Chiesa di S. Maria della Rocchicciola non è voluto mancare il sindaco facente funzioni Antonio Lunghi.
Nella ricerca di Ciotti, che prosegue avendo già recuperato altre 8 pubblicazioni sulla materia, c'è un interrogativo storico: è arrivato prima a Rocca S. Angelo Johannes Joergensen o l'abate francese, storico dell'arte, Jacques-Camille Broussolle?. Infatti La prima visita di Joergensen a Rocca è dei primi giorni di agosto del 1894 seguite da altre nel 1916, 1923, 1928, 1938 mentre il Broussolle che ha compiuto vari viaggi in Umbria tra il 1891 ed il 1895 molto probabilmente è passato nel paesello prima visto che già nel 1895 nella Revue de Clerge Francais parla del suo viaggio alla "Rocca di Assisi".
Inoltre Ciotti, che da 8 anni abita in questo paesino, rivela che "il suonatore della Rocca" chiamato "Piombino" da Joergensen in reatà era "Giombino" cioè un membro della famiglia Giombini molto radicata nella zona.
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