16/01/2005
IL CORRIERE DELL'UMBRIA
«In Africa come 500 anni fa»
L'incontro con Touadi sulle guerre dimenticate
BASTIA UMBRA - "I pompieri non possono venire dalla stessa casa dei piromani", sono parole di Jean Leonard Touadi, giornalista e scrittore di origine congolese, che ben riassumono il discorso affrontato nell'incontro organizzato dal Circolo PrimoMaggio presso la Sala del Consiglio Comunale di Bastia dal titolo "Dal Ruanda al Darfur - L'Africa dimenticata", introdotto dal presidente del circolo Luigino Ciotti. Touadi, sia nel discorso introduttivo che nelle risposte alle molte domande venute da un pubblico numeroso e attento ha voluto focalizzare le responsabilità occidentali nelle numerose guerre, troppo superficialmente definite etniche, che insanguinano l'Africa. "Ci sentiamo un po' come nel '500 quando i negrieri e quelli che venivano a battezzarci scendevano dalla stessa nave. L'Africa è stufa di aiuti umanitari. Vuole che i pompieri spengano a casa loro gli incendi". E di fronte ai 4 milioni di morti congolesi in pochi anni, 1 milione in Ruanda in tre mesi e 70.000 nel Darfur tutti dovuti alla volontà di gestire le ricchezze che quei territori racchiudono (diamanti, uranio, petrolio e koltan, necessario nell'industria della telefonia, aerospaziale e informatica) è difficile negare la responsabilità dei paesi sviluppati che sempre più finanziano quei "signori della guerra che controllano il territorio per conto terzi, attraverso i quali le imprese occidentali producono direttamente saltando i governi ufficiali". E purtroppo senza rendersene effettivamente conto è a causa delle nostre poche conoscenze, che ci "spingono a considerare le cose africane come cose a sé che non appartengono all'andamento del mondo", e la nostra incapacità a contenere i consumi a rendere possibile tutto ciò. Dunque come ha sottolineato Touadi "qual è il prezzo che noi siamo disposti a far pagare all'Africa per la nostra ricchezza?"
Giulia Silvestrini
Giulia Silvestrini
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