25/06/2012
http://www.terrenostre.info/attualita/12423
Il cordoglio di Ciotti per la scomparsa di Mons. Goretti
Al ricordo di tanti vorrei aggiungere il mio profondo cordoglio per la morte di Mons. Sergio Goretti. Sì un "vescovo del popolo" non solo per la sua sensibilità ed il contatto con il suo gregge come dimostrato in particolare per l'attenzione agli abitanti delle zone marginali della sua Diocesi e la sua costante e forte presenza nei periodi post-terremoto, ma anche per la sua capacità di dialogo con tutti e la sua operosità non solo a livello locale.
Da comunista e non credente vorrei ricordare 2 cose per me molto importanti e che descrivono meglio di molte parole la sua figura e la sua opera. Nel 1996 il Comune di Bastia Umbra (del quale ero un'assessore) decise di costruire, insieme alla Caritas diocesana di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, una scuola primaria a Kasumo un piccolo villaggio della Tanzania dove operava una missionaria assisana Luigia Cuppoloni. Ebbene la volontà e soprattutto lo sforzo della Caritas fu premiato e la scuola si inaugurò nel gennaio 2000. Il Vescovo volle partecipare a questo importante momento (sobbarcandosi un lungo e difficile viaggio), a cui io e pochi altri locali fummo presenti, che dimostrò l'importanza della cooperazione e di un rapporto forte tra le 2 comunità che dura ancora. Il 28 maggio 2002 come circolo culturale "primomaggio" organizzammo presso la Pro Civitate di Assisi la presentazione del libro "Diario segreto di Nemer Hammad, ambasciatore di Arafat in Italia" di Alberto La Volpe (ex sindaco di Bastia Umbra e giornalista RAI) alla presenza dell'autore e con Nemer Hammad. Ebbene il Vescovo d' Assisi Sergio Goretti accettò il nostro invito ed intervenne con un suo intervento all'iniziativa. Visto la particolarità del tema e che a promuoverlo fosse "un comunista" come me in una città conservatrice se non bigotta quel gesto e quella scelta erano più eloquenti di tante parole al vento. Questi 2 episodi a mio avviso raccontano molto bene la personalità , le idee ed il comportamento di un pastore che si fa amare dal proprio gregge ed anche da pecorelle "particolari" come me.
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