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dicono di noi
07/02/2010
IL CORRIERE DELL'UMBRIA

Sono duemila gli stranieri che attualmente risiedono nel comune
Immigrazione Sull’integrazione dibattito aperto dopo il consiglio

BASTIA UMBRA (al.ga.) – Emergenza integrazione. Questo è stato l’argomento principale del consiglio comunale aperto che si è tenuto nel pomeriggio di giovedì scorso presso il municipio bastiolo. Ad ascoltare l’opinione e le esigenze della cittadinanza, oltre al sindaco Stefano Ansideri, la giunta comunale e i consiglieri di maggioranza e opposizione, era presente anche il vescovo della diocesi assisana, monsignor Domenico Sorrentino. “Oggi Bastia Umbra conta duemila abitanti stranieri” ha ricordato Luigino Ciotti, presidente del circolo culturale Primomaggio “mi pare più che opportuno il fatto che il vescovo Sorrentino abbia sollecitato la convocazione di un consiglio comunale aperto, richiamando e ricordando alla cittadinanza il diritto e dovere di riappropiarsi della propria realtà sociale. Un’altra iniziativa che si potrebbe prendere? Sarebbe cosa buona e giusta se l’amministrazione comunale di Bastia Umbra inviasse un contributo a chi ne ha bisogno nel mondo, dal momento che, a mio parere, anche i più lontani sono nostri fratelli”. “Nell’ultimo periodo mi hanno lasciato perplessa le ordinanze del primo cittadino di Assisi, Claudio Ricci, a proposito di mendicanti e turisti in pausa pranzo” ha sottolineato Amelia Rossi, segretario del circolo bastiolo del partito della Rifondazione Comunista intitolato a Rossana Cipolla. “Mi auguro, invece – ha continuato – che Bastia Umbra lanci un messaggio importante, a cominciare dalla prossima edizione della Marcia della Pace. E’ vero che nella nostra regione non sono tutte rose e fiori, ma è altrettanto comprovato l’Umbria ospiti ben ottantaseimila stranieri regolari”.

Alberta Gattucci