17/10/2007
la Sera
La mafia vista da Impastato
INCONTRI A Massa Martana, domanialle ore 21 in teatro, ospite Giovanni Impastato
A Massa Martana presso il Teatro Comunale, domani alle ore 21 ci sarà un incontro con Giovanni Impastato, Luigino Ciotti, presidente del circolo culturale "primomaggio" e Giacomo Liguori. Nucleo del dibattito sarà la situazione attuale della mafia in particolare ciò che è cambiato dalla morte di Peppino impastato ad oggi. La lotta alla mafia trova in Peppino una figura grande e coerente.
Nato nel 1948 a Cinisi da una famiglia inserita nel tessuro mafioso locale, presto se ne allontana e viene cacciato dal padre. La sua attività politico-culturale inizia negli anni in cui frequenta il Liceo Classico di Partinico, quando aderisce al PSIUP e fonda "L'idea socialista", giornale che verrà sequestrato dopo alcuni numeri, ed attraverso il quale entrerà in contatto con Danilo Dolci che tanto gr influenzerà la sua visione politica e della società.
Nel '68 partecipa ai fermenti che attraversano il periodo e alle lotte dei contadini, come quella contro la costruzione della terza pista dell'aeropèorto di Palermo. L'affinità ideologica con Lotta Continua va crescendo fino a quando nel '73 vi aderisce stringendo rapporti sempre più stretti con Rostagno.
Nel 1975 fonda il circolo "Musica e Cultura" punto di riferimento per i giovani di Cinisi e premessa di quello che sarà il progetto successivo: "Radio AUT", emittente autofinanziata che risale al 1977 e che diventa l'epicentro della controinformazione locale, proponendo una satira graffiante di tutti i mafiosi con tanto di riferimenti espliciti, e degli esponenti politici locali. Protagonista assoluto del programma Onda Pazza è Gaetano Badalamenti, figura di spicco della malavita organizzata soprattutto nell'ambito dei traffici internazionali di stupefacenti.
Nel 1978 si candida alle elezioni comunali di Cinisi con il simbolo di Democrazia Proletaria.
Il 9 maggio viene assassinato con una carica di tritolo, legato sui binari della Palermo-Trapani. Poco prima delle elezioni e poco dopo l'esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da gruppi mafiosi e dagli speculatori edili.
Viene comunque eletto al Consiglio Comunale di Cinisi. Si pensa inizialmente ad un atto terroristico nel quale l'attentatore rimane ucciso e poco dopo ad un suicidio. Peppino è stato barbaramente ucciso dalla mafia, una verità emersa più tardi, e rappresenta un esempio di grande umanità che dovrebbe far riflettere in questo periodo di crisi politica, sociale e culturale.
Mattia Giangrande
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