31/05/2007
IL RUBINO
Luigino Ciotti e i viaggi della pace
Colombia
Luigino Ciotti ha recentemente partecipato ad una delegazione internazionale di solidarietà in rappresentanza del Circolo Culturale “primomaggio” e del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace, entrambi gli organismi coofondatori dell’Associazione Colombia Vive.
Il gruppo, formato da 27 persone di quattordici diverse nazionalità (Spagna, Portogallo, Belgio, Austria, Stati Uniti, Messico, Svizzera…) ha visitato, in particolare, la Comunità di San Josè de Apartadò, regione dell’Urabà nel dipartimento di Antioquia, che è gemellata con il Comune di Narni, ma che oggi vive a San Josecito (oltre 1 km di distanza) poiché rifiutando ogni forma di violenza, in coerenza con i principi di nonviolenza, non accetta la presenza dell’esercito che si è insediato da molti mesi nel villaggio. Il motivo della visita è stato l’invito della Comunità di Pace che festeggiava il 23 marzo i 10 anni della nascita della stessa.
Alla delegazione internazionale si è aggiunta quella di quattordici comunità colombiane di altre regioni riunite in “Rete delle Comunità in Resistenza”, dando vita a vari incontri per riflettere e trovare le soluzioni ai problemi che li travagliano (mancanza di diritti umani, uccisioni e minacce, mancanza di terra da coltivare, non rispetto della propria lingua e costumi...).
In particolare, è stata organizzata una “Marcia del Silenzio”, di 24 km, da San Josecito ad Apartadò e ritorno, al solo suono dell’Inno del Silenzio, con svariate centinaia di campesinos (contadini), di cui moltissimi a cavallo, il loro mezzo di trasporto e lavoro.
I bambini ed i ragazzi portavano sulla testa simboliche bare di cartone a ricordo dei 178 morti vittime della violenza da parte dai paramilitari legati all’esercito colombiano e dalla guerriglia delle “Farc”. E’ da ricordare l’orribile massacro del 21 febbraio 2005 in cui è stato barbaramente trucidato Luis Edoardo Guerra, tra i fondatori della Comunità di Pace di San Josè e partecipante alla marcia della Pace Perugia-Assisi del 2003.
“Tutto questo perché – dice Ciotti - il loro territorio per motivi strategici e di ricchezza di minerali fa gola a molti e avendo la Comunità di San Josè rifiutato la logica della violenza e l’uso delle armi viene considerata un nemico da entrambi i contendenti del conflitto armato, che in Colombia dura da 40 anni”.
Adriano Cioci
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