« Indietro

dicono di noi
23/11/2006
www.fraticappuccini.it

Forum Africa per la vera cooperazione

di IRENE MAIORFI - C’era una Sala della Partecipazione stracolma di gente sabato mattina, per la presentazione al pubblico di un nuovo Forum associativo. La curiosità è che mai, in 30 o più anni, si sono visti tanti volti di colore nella solenne sala provinciale. “ Forum Africa “ ha preso piede ed è divenuto operativo, con una sfilza di adesioni, proprio sabato mattina. Ideatore, il vulcanico Paul Dongmeza, già alla guida dell’associazione di volontariato “ Umbria Africa “, già alle prese con cooperazione e impegno per i connazionali sul territorio; associazioni aderenti, ancora non si sa; ma molte delle decine e decine di volti che si sono presentati, curiosi, alla presentazione del Forum Africa, non appartenevano a nessuna onlus. «Mai ho visto certe facce e soprattutto» commenta stupito ed oltremodo entusiasta il camerunese Dongmeza «mai di certe nazionalità, che sapevo vivere a Perugia, ma che non ero mai riuscito a scovare: etiopi, eritrei, somali, oltre che gente del Mali, della Costa d’Avorio, del Congo, del Camerun».

Un successo insomma, e pare che le istituzioni se ne siano accorte: dal presidente del Consiglio regionale Tippolotti all’assessore comunale Boccalli, da Giovanna Petrelli dell’ANCI al centro servizi volontariato della Provincia di Perugia, i sostenitori erano parecchi. «Con Umbria Africa ci proponiamo di formare un grande soggetto interlocutore con Enti e istituzioni, che rappresenti» ha spiegato Dongmeza «tutte le associazioni, ma anche tutte le comunità piccole e grandi africane, residenti in Umbria». E pare siano tante.

«Che il processo di immigrazione sia ormai strutturale, e non più un fatto contingenziale, anche da noi» ha commentato Tippolotti «è un dato, basta convincersene solo guardando questa sala. Partiamo da qui per rivedere la cooperazione verso i Paesi poveri e l’Africa in particolare, basta alla cosiddetta cooperazione come ibrido tra beneficenza e business». Già, la cooperazione come affare, e Boccali al proposito ha lanciato l’idea «di una verifica dei risultati costante e continua, in un tavolo congiunto tra Regione, enti locali e volontariato, per ripulire tutto il settore». A ripulire ci pensa intanto Paul Dongmeza, che pensa addirittura di «istituire una giornata di memoria contro la schiavitù», e di progettare un «piano Marshall per l’Africa, stoppando finalmente il pietismo e la storia dell’azzeriamo il debito». Il “Forum Africa” è partito, ed è difficile che si fermi.

Ma che mondo è questo? Se lo chiedono in tanti ultimamente, e se lo è chiesto in modo eclatante il circolo culturale “ Primomaggio “, tenace movimento culturale e sociale, che dalla piccola Bastia, dal ‘91, ospita tutti i maggiori personaggi dell’”altro mondo possibile”, a livello internazionale. “Ma che mondo è questo? Interviste sulle emergenze di inizio millennio”, il nuovo parto dell’associazione, un libro-intervista curato da Roberto De Romanis. Giuliana Sgrena, Giulietto Chiesa, Padre Alex Zanotelli, sono solo alcuni dei personaggi intervistati nel libro, che avrà l’onore della distribuzione ufficiale in tutte le librerie italiane. Intanto il Circolo si dà da fare e l’ultimo ospite è stato Giuliano Giuliani, padre del defunto Carlo; l’ultima iniziativa ‘sui generis’, il teatro all’aperto in riva al fiume: a fine settembre, con le “Storie e memorie del Tevere” sul ponte di Santa Lucia, a Bastia.

Sono sicuramente in calo, stando ai numeri, i non vedenti dell’Umbria, merito della profilassi e di una sempre maggiore attenzione alla fase prenatale; crescono, però, rispetto alla cecità pura, le pluriminorazioni. Tuttora, i non vedenti censiti si attestano sui 2mila e oltre, cifra sicuramente in difetto. Se ne parlerà sabato prossimo all’ Istituto Serafico di Assisi , alla sessantatreesima assemblea provinciale dell’ Unione Ciechi , presenti, oltre a molti dei 2mila iscritti, parlamentari amici, amministratori, il primo cittadino Ricci. Da lobby del disagio a garante della formazione e delle pari opportunità, l’Uic quest’anno parlerà di finanziaria, di fondi per la disabilità, di pensioni; ma anche, di qualità della vita quotidiana e di accesso all’informazione. “La vera chiave della nostra integrazione” spiega Giuliano Ciani, presidente Uic «con la tecnologia, che oggi per certi versi ti aiuta, e per certi versi ti complica ancora la vita».

Irene Maiorfi