15/02/2007
IL CORRIERE DELL'UMBRIA
PADRE ALBANESE: "QUESTA E' LA MIA AFRICA"
Questa sera la presentazione del libro "Hic sunt leones"
Cos’è l’Africa? Com’è questo grande continente? Come si vive? Chi ci abita? Raccontare l’Africa in tutte le sue sfaccettature è impresa ardua e forse solo chi ha potuto vederla con i propri occhi può farlo. Padre Giulio Albanese presenterà questa sera, nella sede dell’Associazione Porta S. Susanna alle 21.00, il suo libro “Hic sunt leones”. L’iniziativa è organizzata e promossa dal circolo culturale “primomaggio”, interverrà Luigino Ciotti (Presidente del circolo culturale) e coordinerà l’incontro Sauro Sirà.
L’Africa sarà protagonista. Terra di smisurata bellezza, colma di passioni, ricchezze culturali ed artistiche, potenzialità ma anche purtroppo satura di contraddizioni. L’Africa raccontata da Padre Giulio Albanese missionario comboniano, si spoglia dei pregiudizi occidentali per mostrarci la sua pluralità sorprendente.
Il libro “Hic sunt leones” vuole offrire una serie di riflessioni e considerazioni a trecentosessanta gradi per fare luce sul vero ritratto di un continente fatto da cinquantasei Paesi e altrettanti governi, dove si parlano centinaia di lingue diverse, in cui vivono ottocentoquaranta milioni di persone e che Padre Giulio Albanese ha potuto vedere personalmente. Ha vissuto in Africa per diversi anni, dove ha svolto la duplice attività giornalistica e missionaria. È da pochi giorni rientrato dal Kenya, dove è stato direttore del “New People Media Centre” e di due testate sull'attualità africana in lingua inglese: il “New People Feature Service” e il “New People. Magazine”. Nel 1997 ha fondato MISNA (Missionary Service News Agency), agenzia di stampa on line in tre lingue (italiano, inglese e francese), un progetto editoriale che ha riscosso un notevole successo anche a livello internazionale. Padre Giulio Albanese ha già pubblicato vari libri sul “sud del mondo”, ed anche questa sera sarà una preziosa occasione per saperne qualcosa in più, attraverso le esperienze di chi l’ha vissuta. In copertina, “Hic sunt leones” Africa in bianco e nero si legge una dedica: “A tutti coloro che disprezzano l’Africa, che scrivono sui muri “fuori i neri”, che corrono la Parigi-Dakar, che vanno in vacanza solo a Malindi, che odiano i vu cumprà, e organizzano le cene di beneficenza per i bambini neri… perché vincano ogni pregiudizio comprendendo, col cuore e con la mente, che NOI e LORO abbiamo un destino comune”.
Floriana Lenti
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