BASTIA UMBRA (Giu.Sil) - E' il punto di vista storico, l'analisi critica di un momento della storia del suo paese ciò che caratterizza l'opera di Humberto Vazquez Viana "La guerriglia del Che in Bolivia - Antecedenti" presentato venerdì nella Sala del consiglio comunale dall'autore, introdotto da Luigino Ciotti del Circolo Primo Maggio. Il libro nasce dalla memoria, dal ricordo di un'esperienza significativa nell'esistenza dell'autore coinvolto direttamente sia per il suo impegno che per quello dell'amatissimo fratello la cui morte non è stata del tutto chiarita. Ma la stesura del libro è l'analisi acuta e attenta delle circostanze che condussero Che Guevara in Bolivia e lo portarono alla sconfitta e alla morte. Viana ha sottolineato come l'immagine del Che appartenga ancora al popolo boliviano e sia molto presente, sebbene non ricordata ufficialmente, anche se, in questo momento storico, con le mutate condizioni del paese, risulterebbe difficile pensare ad un'azione di guerriglia. E l'autore, docente universitario ritornato solo da una decina d'anni nel suo paese, ha voluto proprio sottolineare che di Guevara bisognerebbe ricordare non solo le battaglie e la morte ma anche la sua natura di umanista, la sua allegria e i suoi ideali di un "uomo nuovo".