20/02/2021
Terrenostre
Luigino Ciotti e....un altro mondo è possibile
Focus contemporaneo. L'impegno politico e culturale internazionalista. Il suo libro: "I Campi di Tullio" dedicato al padre, che ha ricevuto la Medaglia d'Onore alla memoria, mette in luce il dramma degli Internati Militari Italiani (IMI)
Appena arrivati in Umbria nel '94, ad Assisi, mia moglie ed io un giorno ci siamo trovati in casa Luigino Ciotti che, saputo delle nostre idee politiche simili alle sue, aveva pensato di darci il benvenuto in questa bella regione. Così abbiamo conosciuto Luigino personaggio unico per il suo impegno, politico e culturale, sempre dalla parte della gente. Luigino è sposato con Vienna, biologa ed ha una figlia laureata in medicina che ha due bimbi.
Ho incontrato Luigino il giorno dopo che aveva ricevuto, dal Prefetto di Perugia, la Medaglia d'Onore, assegnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla memoria del padre Tullio internato, in Germania, in diversi campi di concentramento. Luigino, mi ha raccontato che nel 2009, due anni prima che il padre morisse, aveva girato un video, particolarmente interessante, dove il papà Tullio raccontava di questa esperienza detentiva. Da più parti, una volta visionato il filmato, era arrivata la sollecitazione a documentare il tutto in un libro che ha visto la luce, anche grazie alla collaborazione con Dino Renato Nardelli, nell'ottobre 2020 e che sarebbe dovuto essere presentato all'Auditorium della Scuola Media di Santa Maria degli Angeli il 24 ottobre scorso, ma, causa pandemia, l'evento è saltato. L'intento di Luigino, oltre il motivo sentimentale, era documentare il poco conosciuto fenomeno degli Internati Militare Italiani (IMI) di cui il padre ha fatto parte. Infatti l'allora Governo tedesco, per reperire manodopera a costo zero, causa un'economia di guerra in difficoltà, e per aggirare la Convenzione di Ginevra del 1929, che garantiva, oltre la dignità ed un vitto decente, la proibizione di adibire i prigionieri di guerra alla fabbricazione e al trasporto di armi e munizioni destinati alle unità combattenti, inventò una nuova figura, che non beneficiava di questi diritti, ovvero l'Internato Militare. Tullio Ciotti quando poi a guerra finita, tra mille peripezie, è riuscito a tornare a casa dopo 18 mesi che la famiglia non aveva sue notizie, pesava 35 chili. Questo libro intitolato “I Campi di Tullio” è un lavoro prezioso che Luigino ha inteso come atto politico di ricerca, voluto per dare voce a questo dramma collettivo che nella nostra regione ha interessato 9000 persone, ben 280 nella sola Assisi.
Da notare che, nei campi di concentramento, agli internati era stato proposto di firmare un documento di adesione alla Repubblica di Salò, che garantiva loro l'uscita dai campi stessi, ma l'eroica risposta di questi giovani militari internati è stata negativa al 90% condannando gli stessi al
proseguo degli stenti e dei lavori forzati. Questa ricerca Luigino l'ha fatta, oltre che consultando specifici archivi, intessendo una rete di rapporti e di informazioni con parenti e conoscenti di internati, adottando così un metodo “popolare”, diverso dai soliti metodi di ricerca “elitari” fatti solo attraverso documentazione d'archivio.
Luigino Ciotti, maturità classica, diploma ISEF e laureando in Relazioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo, forte di ciò che aveva vissuto suo padre, è sempre stato schierato “dalla parte del torto” di brechtiana memoria. E' stato dirigente di rilievo in Umbria di Democrazia Proletaria e del Partito della Rifondazione Comunista ed è stato assessore e consigliere comunale, per 14 anni, a Bastia Umbra.
Nel 1991 è tra i fondatori del circolo culturale “primomaggio” con il quale ha organizzato centinaia d'incontri, presentazioni di libri, video, spettacoli e concerti. La mission del circolo, che nel suo DNA ha una visione internazionalista, è di sostenere il diritti dei popoli, la salvaguarda dell'ambiente, la difesa del mondo del lavoro, realizzare progetti di cooperazione con i Paesi del sud del mondo e anche, la valorizzazione di giovani talenti della nostra zona.
La regione Umbria ha finanziato il progetto del circolo “primomaggio”, in collaborazione con la Ong LVIA, consistente nella costruzione di un pozzo d'acqua, con relativi dotti di distribuzione, per 28.000 abitanti in un'area dell'Etiopia, nonché, in collaborazione con Assolint, l'acquisto di 250 capre per i pastori nomadi Wodaabe del Niger. Luigino Ciotti, con il circolo “primomaggio”, ha fatto un lavoro estremamente importante facendo conoscere i problemi del sud del mondo, africano e centro-sud americano, invitando a parlarne i personaggi più significavi ed alternativi con esperienze di lotta, d'impegno e di lavoro nelle realtà più problematiche della Terra.
Tra i tanti personaggi intervenuti agli incontri del circolo “primomaggio” Gianni Minà, più volte, e Aleida Guevara a spiegare la situazione cubana, Alberto Granado a raccontare la sua amicizia e collaborazione con Che Guevara, Raniero La Valle, Alex Zanotelli, Giulietto Chiesa, Nemer Hammad, Giuliana Sgrena e Flavio Lotti a parlare contro la guerra, Alfio Nicotra sulla marcia zapatista, Italo Moretti col libro “I figli di Plaza de Mayo”, Jean Leonard Touadi a ragionare sull'Africa dimenticata. Riccardo Petrella sul diritto all'acqua pubblica, Don Luigi Ciotti contro le mafie, Guglielmo Ragozzino dell'economia in epoca di globalizzazione e Frei Betto sulla Teologia della Liberazione.
Da Porto Alegre Luigino Ciotti ha imparato che ….un altro mondo è possibile. E questo è diventato il suo mantra, quindi il motivo del suo operare.
* E' possibile trovare il libro "I Campi di Tullio" presso l'edicola Visconti in piazza del Mercato a Bastia e alla libreria Mondadori a S. M. degli Angeli. Oppure telefonare all'autore: 3460134774 che vi farà anche la dedica.
Giorgio Croce
|