BASTIA – Sono tanti, il 5,9% della popolazione residente, gli immigrati regolari, ma non vi è certezza che non siano molti di più se fossero quantificabili anche i clandestini. E’ il quadro emerso nell’incontro al Centro San Michele, promosso dal circolo Primomaggio per presentare il dossier statistico sull’immigrazione della Caritas. Dei 1.182 stranieri presenti soprattutto nel centro storico, dove gli affitti sono più «abbordabili», l’80% sono in età lavorativa (18-60 anni). L’incontro ha permesso di sfatare un luogo comune circa l’invasione nel territorio comunale dei nordafricani. La comunità più numerosa è quella albanese (369), seguita da rumeni (184), i marocchini sono solo al terzo posto con 154 presenze. La maggior parte degli immigrati, quindi, provengono da altri paesi europei, soprattutto slavi. Impressionante, invece, il numero delle nazionalità, 56. All’incontro erano presenti il direttore della Caritas diocesana Giocondo Leopardi, il presidente del circolo Luigino Ciotti, don Antonio Borgo, viceparroco, e Stella Cerasa, responsabile del centro di ascolto della Caritas perugina.