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dicono di noi
26/03/2015
www.terrenostre.info

Tante iniziative per il circolo culturale “primomaggio” tra Bastia, Assisi e Perugia.

Care/i amiche/i vi comunichiamo il programma di alcune delle prossime iniziative del circolo culturale “primomaggio”. La prima sarà la presentazione del libro “Il posto d’un uomo” di Ramon Josè Sender tradotto dal nostro compagno coofondatore del circolo Giorgio Bolletta che faremo ad Assisi, c/o Hosteria Nova BaccanaleCafè, venerdì 27 marzo, ore 17.30, con Jacopo Manna, Giorgio Croce e letture di Silvana Lavelli. Proseguiremo sabato 28 marzo, ore 17.00, a Bastia Umbra (vedi locandina allegata ed altre notizie sotto)c/o Libreria Musica&Libri con la presentazione del nuovo libro di Clara Sereni (Giunti editore) “Via Ripetta 155″ e con l’autrice ne parlerà Luigino Ciotti e brani letti da Luca sargenti. Successivamente insieme all’Associazione Porta S. Susanna, l’Associazione Italia-Grecia e l’associazione culturale Beata Colomba a Perugia sabato 18 aprile, ore 17.00, presenteremo il libro ‘La Sfida di Atene’ (Fandango editore)di Dimitri Deliolanes, giornalista professionista greco che segue le vicende italiane da 30 anni come corrispondente della ERT (televisione greca). Nel volume spicca l’intervista al leader di Syriza, Alexis Tsipras. Poi venerdì 24 aprile, ore 21.00, a Perugia in via Tornetta 6 c/o la sede dell’Associazione Porta S. Susanna in collaborazione con la medesima organizziamo un incontro dal titolo “NEOLIBERISMO un’egemonia pesante e presente” con il Prof. salvatore Cingari docente di Storia delle Dottrine Politiche all’Università per Stranieri di Perugia. Sempre a Perugia (luogo e data da definire) presenteremo il nuovo libro di Raniero La Valle: Chi sono io, Francesco? Cronache di cose mai viste (Ponte alle Grazie editore). Sperando di incontrarvi ad una delle nostre iniziative cordiali saluti Luigino Ciotti – presidente circolo culturale “primomaggio” ————————————————————————————————————————————————— Bastia Umbra – Libreria Musica&Libri
Via San Costanzo, 16

Sabato 28 marzo 2015
ore 17,00

Presentazione del libro di
Clara Sereni

Via Ripetta 155
Giunti Editore

con l’autrice ne parlerà
Luigino Ciotti

alcuni brani saranno letti dall’attore
Luca Sargenti

CLARA SERENI è nata a Roma nel 1946 e vive a Perugia. È una delle più importanti scrittrici italiane contemporanee.
Da anni impegnata nel mondo del volontariato, è stata per oltre un decennio presidente della Fondazione “La Città del Sole” – Onlus, che costruisce progetti di vita per persone con disabilità psichica e mentale.
Ha pubblicato: Sigma Epsilon (1974), Casalinghitudine (1987), Manicomio primavera (1989), Il gioco dei regni (1993), Eppure (1995), Taccuino di un’ultimista (1998), Passami il sale (2002), Le Merendanze (2004), Il lupo mercante (2007) e Una storia chiusa (2012).
Ha curato anche le raccolte di testimonianze intorno al tema della disabilità e della diversità: Mi riguarda (1994), Si può! (1996) e Amore caro(2009).
TRAMA: Essere giovani tra il ’68 e il ’77. Musica, incontri, speranze, politica, amore e ciclostile. L’autobiografia di una generazione in un decennio che ha cambiato il mondo e l’Italia. Via Ripetta: una delle strade più centrali di Roma, in quello che è una sorta di triangolo d’oro fra piazza del Popolo, piazza Navona e il Pantheon.
Tutto chiaro? No, perché il 155 si trova nel piccolo tratto dopo l’Ara Pacis che tutti pensano appartenga già a via della Scrofa: bisogna spiegarlo bene perfino a chi guida il taxi, se è proprio lì che si vuole andare. Un tratto fuori fuoco nello stradario, e quella che si racconta qui è la storia fuori fuoco degli anni fra il ’68 e il ’77, cominciati all’insegna dell’utopia libertaria – compresa l’idea che per la libertà valesse la pena di stare a pancia vuota e di vivere alla meglio in case che cadevano a pezzi – e sfociati nel terrorismo prima, e poi nel riflusso del disimpegno, dei manager rampanti. Per i non rassegnati, restava solo il tentativo di portare dentro i gruppi amicali, e qualche volta dentro una famiglia che si pensava “nuova”, la gran massa di elaborazione ideale che via via si era andata producendo. Una storia vista con lo sguardo sghembo di chi ha vissuto da vicino molte cose senza mai esserne del tutto al centro, e dunque con la possibilità di testimoniare – dolorosamente – una memoria non ingabbiata.
Ricordi in prima persona di anni raccontati fin qui poco: perché il terrorismo non fu – come molti ritengono – la conclusione logica di quanto il Sessantotto aveva seminato, ma fu invece la sanzione drammatica della sconfitta di molte speranze, un lutto pungente per chi aveva creduto e si era speso per farle germinare.

http://www.terrenostre.info/new/2015/03/tante-iniziative-per-il-circolo-culturale-primomaggio-tra-bastia-assisi-e-perugia/