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dicono di noi
30/05/2012
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Bastia: ''Acqua bene comune'' al centro dell'incontro con Riccardo Petrella

Questa sera, mercoledì 30 maggio, il circolo culturale “Primomaggio” organizza un’iniziativa dal titolo “Acqua bene comune. Analisi, prospettiva, lotte”, che si terrà presso la sala della consulta del palazzo comunale di Bastia Umbra a partire dalle ore 21.

Protagonista dell’incontro sarà il prof. Riccardo Petrella, docente all’Università di Lovanio in Belgio, che presenterà il suo libro “Capitalismo blu. La predazione della vita” (I quaderni del vivere insieme Edizioni).
La serata sarà introdotta e condotta dal presidente del circolo culturale Primomaggio, Luigino Ciotti. L’incontro, si legge in una nota, sarà “un'occasione importante per riflettere in profondità sui problemi sociali e politici riguardanti la "proprietà", l'utilizzo ed il consumo dell'acqua”.



CAPITALISMO BLU. La predazione della vita
di Riccardo Petrella.

Dall’ ”acqua tecnologica” dei dominanti all’acqua fonte di vita del pianeta.

“Nei prossimi vent’anni, a seconda delle risposte che daremo per un’alternativa alla mercificazione e privatizzazione dell’acqua, contribuiremo o no a far avanzare le società contemporanee sulla strada della giustizia, dei diritti, della fraternità, della libertà, della democrazia partecipata, realizzando o no la prima effettiva “rivoluzione” del xxi secolo.”


Chi è Riccardo Petrella

Riccardo Petrella è dottore in Scienze Politiche e Sociali (specializzazione in Politica economica) all'Università di Firenze. Dal 1967 al 1975 è stato segretario scientifico e direttore del Centro Europeo di Ricerche Sociali Comparative di Vienna. Dal 1976 al 1978 è stato ricercatore presso il Consiglio Internazionale delle Scienze Sociali di Parigi. Dal 1978 al 1994 ha guidato la commissione di previsione e valutazione in scienza e tecnologia (Programma FAST, Forecasting and Assessment in Science and Technology) alla Commissione delle Comunità europee, a Bruxelles. Dal 1982 è professore presso l'Università Cattolica di Lovanio (Belgio).
È attivamente impegnato nello studio della globalizzazione, del welfare, dell'educazione e, negli ultimi tempi, dei problemi dell'acqua (diritto alla vita, bene comune, eccetera). Nel 1991 ha fondato il Gruppo di Lisbona, formato da docenti, imprenditori, giornalisti e leader culturali, per promuovere un'analisi critica delle attuali forme di globalizzazione. Nel 1997 ha istituito il Comitato Istituzionale per il Contratto Mondiale dell'Acqua, presieduto da Mario Soares

. Nel 2001 ha pubblicato il Manifesto dell'acqua, dove si afferma che l'acqua deve essere considerata come "bene comune", patrimonio dell'umanità. Da sempre impegnato per la difesa dei beni comuni, continua a sollecitare i governi a riappropriarsi di tali beni attraverso gestioni pubbliche e democratiche. Si definisce un "operaio della parola", presente ovunque è possibile proporre soluzioni alternative alla mondializzazione dell'economia di mercato. Insegna, inoltre, Ecologia umana all'Accademia di Architettura dell'Università della Svizzera italiana, a Mendrisio. È fondatore e presidente dell'Università del Bene Comune le cui attività sono iniziate nell'autunno del 2004. È stato nominato nel 2005 Presidente dell'Acquedotto Pugliese da Vendola, il quale però lo ha allontanato l'anno successivo.
Petrella è stato nominato dottore honoris causa dalle Università di Umea e di Roskilde, dalla Katholieke Universiteit Brussel, dai Politecnici di Mons e di Grenoble e dall'Università del Quebec a Montreal.

Ha fondato a Milano l’Università del Bene Comune. Un progetto educativo, nato nel 2001/2002 a seguito dei lavori del Gruppo di Lisbona, che parte dal principio che la “conoscenza” è un patrimonio dell’umanità, che fa parte dei “ beni comuni”, così come l’acqua è fonte di vita. Il progetto è il risultato dell’elaborazione di un gruppo internazionale di docenti e di esperti impegnati nella promozione di alternative alla mercificazione della “conoscenza e dell’educazione”.
L’obiettivo è di promuovere la cultura del “bene comune”, vale a dire un modo nuovo di fare educazione alla cittadinanza nella triplice dimensione immaginare, condividere ed agire, centrata sull’apprendimento del vivere insieme. È stato tra i promotori della nascita del Monastero dei Beni Comuni degli Stimmatini di Sezano (Verona.)