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dicono di noi
10/10/2007
www.articolo21.info

La mancata adesione del Comune di Assisi alla Marcia della pace
EDITORIALE

Il Sindaco di Assisi Claudio Ricci, all'indomani del successo della Marcia della Pace Perugia-Assisi che ha visto una grande e colorata partecipazione, vanta che tutto ha funzionato e ringrazia chi si è adoperato per questo.
Ma il Sindaco omette la cosa più importante e della quale noi cittadini di Assisi non possiamo certo ringraziare la sua Amministrazione, ma anzi ci fa vergognare di abitare nella "città della Pace" e che è la mancata adesione del Comune a questa Marcia dedicata ai "Diritti umani per tutti" i quali agli amministratori locali, evidentemente, non interessano.
Infatti vi è una profonda rottura e contrasto tra la sensiilità a certi temi manifestata dal messaggio del Papa Benedetto XVI, letto a S.Francesco dal Vescovo di Assisi Mons. Sorrentino, dal messaggio del Presidente della Repubblica Napolitano, dai telegrammi del Presidente del Senato Marini e della Camera Bertinotti e dall'assenza totale dell'Amministrazione Comunale.
Per altro questa Amministrazione è recidiva avendo già in passato, con il Sindaco Bartolini, varie volte non solo non aderito, ma anzi boicottato politicamente e non solo, dimostrando che non si è appreso nulla dalle lezioni del passato.
Nulla è cambiato e questo non è di buon auspicio per il futuro. Questa mancata adesione la si è voluta giustificare con una presunta posizione politica (di sinistra), di parte, della marcia che ha visto solo Ricci ed i suoi adepti, perchè mai come quest'anno è stata insignificante l'adesione, la presenza e la partecipazione dei partiti.
La verità è che l' amministrazione di Assisi ha i paraocchi, è rimasta ferma a modelli ideologi e non guarda nemmeno la Marcia e i cambiamenti avvenuti a cominciare dalla enorme presenza giovanile in cui gli scouts sono ormai una presenza costante e molto significativa. Inoltre quest' Amministrazione, in questo caso, non sa nemmeno vedere gli enormi vantaggi di immagine di una iniziativa di tale portata con 200.000 partecipanti e tante riprese televisive (diretta RAI compresa) e pagine di giornali (gratuite) ed economici per le tante attività economiche del Comune, di cui molte hanno chiuso in anticipo i locali perchè avevano finito tutto.

Luigino Ciotti* *Presidente circolo culturale Primomaggio