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30/08/2004
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DOCUMENTO GUIDA
Linee strategiche della Rete Italiana di Solidarietà con le Comunità di Pace del Choco' e dell'Uraba'

DOCUMENTO GUIDA Linee strategiche della Rete Italiana di Solidarietà con le Comunità di Pace del Choco' e dell'Uraba' Oltre al rafforzamento dell'organizzazione e della coesione comunitaria, della fedeltà alle strategie di neutralità attiva e nonviolenta, così come allo sviluppo di strategie comuni di azione con altri processi di resistenza alla guerra e all'ingiustizia, l' accompagnamento e la solidarietà nazionale e internazionale ( che aiutano a conferire visibilità, sostegno e protezione ) e lo sviluppo dei progetti socioeconomici che procurano livelli di vita degna ai suoi componenti, sono condizioni essenziali per ampliare le possibilità di sopravvivenza delle esperienze locali di resistenza civile nonviolenta che nel contesto del conflitto armato si stanno realizzando in Colombia. Tenendo conto di quanto già fatto in passato e riprendendo il contenuto del Protocollo di Intesa e del documento conclusivo del 2° Forum Internazionale Colombia Vive!, così come le sollecitazioni espresse dalle stese Comunità in resistenza civile, risulta importante precisare e riaffermare gli obiettivi, i criteri, le strategie e le strutture di azione della Rete nella prospettiva di qualificare la solidarietà con i processi di costruzione di pace dal basso nelle Regioni del Chocò e dell'Urabà. I. Obiettivi della Rete Obiettivo generale Contribuire a dare visibilità e protezione alle diverse iniziative di resistenza civile nonviolenta e di costruzione della pace dal basso, che si stanno portando avanti dalle comunità e dalle organizzazioni indigene, contadine e afrodiscendenti della Regione del Chocò e Urabà in Colombia, con speciale attenzione alle Comunità di Pace. Obiettivi specifici - Far conoscere le lotte nonviolente che, per la difesa della vita, del territorio e della cultura e per il rispetto dei diritti umani, portano avanti le Comunità di Pace e le diverse organizzazioni sociali della Regione del Chocò e dell'Urabà. - Registrare e denunciare le minacce e le violazioni che vengono commesse da qualsiasi degli attori armati contro i processi di resistenza civile nonviolenta e le persone che li mettono in atto. - Realizzare azioni efficaci di protezione internazionale per queste esperienze di resistenza nonviolenta alla guerra, attraverso la concertazione e l'attuazione ( con i rispettivi processi locali in Colombia e con altre Organizzazioni e Reti italiane ed europee) di strategie di tutela dei diritti umani e delle stesse esperienze di resistenza. II. Caratteristiche e Criteri della nostra Solidarietà - Solidarietà esplicita: nei confronti dei processi con i quali teniamo relazioni, si dà priorità all'appoggio politico. La nostra solidarietà deve essere esplicita e decisa ad appoggiare senza riserve i processi di resistenza civile nonviolenta. Questa solidarietà non può essere caratterizzata da un atteggiamento di neutralità che tratti alla stessa maniera gli oppressori e gli oppressi, specialmente quando le relazioni fra questi sono tragicamente diseguali. In questo senso, - e sempre cercando di favorire la trasformazione positiva dei conflitti - , lavorare perché la voce e la denuncia di queste Comunità superi il limite stretto del livello locale e procuri loro livelli sempre più alti di accrescimento del potere - nella prospettiva di costruire relazioni ogni volta meno asimmetriche con i poteri oggetto della resistenza - , deve essere imperativo della Rete. - Appoggio preferenziale ai gruppi sociali più vulnerabili: si favorisce una migliore posizione delle donne, dei bambini e delle bambine all'interno delle Comunità di Pace. - Accompagnamento e azione partendo dalla realtà dei processi: accompagnare significa camminare a fianco di …, non è stare davanti disegnando unilateralmente la solidarietà, né stare dietro rispondendo tardivamente alle sollecitazioni di una opportuna solidarietà; è camminare con la gente, armonizzando con i loro ritmi, tempi, aspettative. Questo atteggiamento, rispondendo al principio della comunicazione della doppia via, ci invita a incentrare la nostra solidarietà secondo le richieste espresse dalle Comunità stesse, dalla realtà dei loro processi e dalla realtà delle nostre possibilità. - Relazione diretta con i processi di resistenza civile nonviolenta: la Rete non ha intermediari nella sua relazione con le Comunità di Pace, questa relazione diretta permette un maggior contatto con la realtà dei processi e favorisce un maggior appoggio politico. Si favorisce allo stesso modo la relazione con le organizzazioni che accompagnano queste esperienze. - Solidarietà di lungo respiro: l'appoggio alle Comunità di Pace esige una solidarietà con spazi temporali ampi, giacché i cammini da percorrere dai suoi protagonisti saranno lunghi prima di creare scenari socio-spaziali di maggior sicurezza per loro stessi. - Partecipazione ampia e attiva dei diversi soggetti sociali: questo permetterà un maggior supporto sociale alla cooperazione realizzata dagli Enti Territoriali, l'intervento deciso di distinte organizzazioni sociali permette di parlare con proprietà di una solidarietà decentrata, poiché non solo l'Amministrazione di turno sarà coinvolta, ma manche i diversi settori sociali che decidono di aggiungersi all'appoggio di queste esperienze di costruzione della pace dalla base. Questo criterio è particolarmente importante nel caso dei patti di hermanamiento tra Enti Territoriali e Comunità di Pace. III. Linee strategiche di azione A. Visibilizzazione e sensibilizzazione Si cerca di portare a conoscenza dell'Italia l'esistenza, lo sviluppo, la problematica, le sfide e le possibilità dei processi locali di costruzione della pace e resistenza civile nonviolenta sviluppati nella zona di influenza del progetto, procurando livelli di sensibilizzazione sociale che si traducono in azioni effettive di solidarietà Attività - Ricezione, traduzione e diffusione dei comunicati, delle pubblicazioni e, in generale, delle informazioni che arrivano da e sopra le Comunità di Pace; - Caratterizzazione dei processi di resistenza civile nonviolenta contro la guerra realizzati nella zona di influenza del progetto: elaborazione di schede tecniche e creazione di un archivio per ogni esperienza; - Realizzazione di incontri pubblici sopra le Comunità di Pace e altre forme di resistenza civile nonviolenta in Colombia: Forum, conferenze, incontri nelle scuole di ogni ordine e grado; - Realizzazione e mantenimento della pagina web del progetto; - Elaborazione di un bollettino elettronico di circolazione trimestrale, per informare la Rete e altre persone o organizzazioni interessate sopra gli eventi occorsi alle Comunità di pace e sopra le attività realizzate dalla Rete; B. Accompagnamento e protezione Con questa strategia si cerca di sviluppare un disegno congiunto di proposte per il sostegno e la protezione internazionale tanto delle persone che resistono in maniera nonviolenta quanto dei processi che valorosamente stanno realizzando. Per questo si propone lo sviluppo dei seguenti quattro campi di azione: 1. Registrazione e diffusione delle violazioni dei diritti umani dei quali sono vittime le Comunità di Pace da parte di qualsiasi attore armato; 2. Lobby e pressione internazionale: unire le forze con altre Organizzazioni interessate nei processi di resistenza in Colombia per esercitare una maggiore influenza sopra i governi europei e sopra l'Unione Europea con lo scopo che si pronuncino e siano vigili per proteggere queste esperienze e le persone che le realizzano. In questo senso , si intende rafforzare i meccanismi di risposta rapida alle azioni urgenti inviate dalle Comunità di Pace e qualificare la pressione nei confronti del Governo e delle organizzazioni armate colombiane in caso di minaccia o violazione dei diritti umani e del Diritto Internazionale Umanitario , denunciando opportunamente gli eventi occorsi anche ai mezzi di informazione. 3. Realizzazione di azioni relative all'accompagnamento in loco: visita di delegazioni, alleanze strategiche con organizzazioni specializzate nelle esperienze di accompagnamento in loco e nel campo della protezione dei Diritti Umani. 4. Costituzione di un piccolo archivio di progetti elaborati dalle Comunità resistenti nonviolente. Questi progetti si presenteranno ( insieme alla spiegazione del processo di resistenza corrispondente) a Enti Territoriali impegnati nella cooperazione decentrata o a organizzazioni non governative ONG che eventualmente potrebbero appoggiarli ( sia con appoggio economico o con l'impiego di tecnici in una specifica area di interesse). Ugualmente si esploreranno canali di finanziamento con la possibilità di microcredito offerti nel circuito della finanza alternativa. IV. Struttura Operativa Allo sviluppo delle linee strategiche di azione collaborano tutti i componenti della Rete, sia rispondendo opportunamente alle sollecitazioni che arrivano dal Pre - Osservatorio, che realizzando iniziative proprie e/o in accordo con altri membri della Rete, attività di solidarietà che saranno appoggiate dal Pre-Osservatorio, con informazioni aggiornate, materiali fotografici, personale preparato, ecc. 1. Membri de la Rete La Rete di Solidarietà si è costituita a Narni il 13 maggio del 2003 attraverso la firma di un Protocollo di intesa da parte degli Enti fondanti, è coordinata dal Comune di Narni ed è composta dai seguenti Enti Territoriali, istituzioni e associazioni: Comune di Narni, Provincia di Terni, Consiglio Regionale della Toscana, Commissione regionale per le pari opportunità fra uomo e donna del Consiglio regionale della Toscana, Comune di Cascina( Pi), Comune di Orsago (Tv), Comune di Montebelluna (Tv), Comune di Castellammare di Stabia (Na), Comunità Montana zona f-Valle del Nera Monte San Pancrazio, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace, Fondazione Internazionale Lelio Basso, Banca Popolare Etica, CNA Terni e Narni, Amnesty Internazional di Pisa Gruppo 10, Associazione Medina, COSPE, Centro Studi Difesa Civile, Consorzio Pluriverso, COOP Tevere, Circolo Primomaggio ( Bastia Umbra) Amnesty International Reggio Emilia. 2. Pre - Osservatorio I partecipanti al 2° Forum Internazionale Colombia Vive! realizzato a Terni lo scorso 4 e 5 ottobre , hanno espresso nel documento finale dell'evento la loro volontà di creare un Osservatorio delle Comunità di Pace ubicate nella regione del Chocò e dell'Urabà in Colombia, attraverso la creazione di un ufficio in Colombia e uno in Italia. Nella riunione della Rete realizzata a Firenze lo scorso 3 febbraio, si decise la costituzione di un Pre- Osservatorio che, mentre si struttura e si finanzia il progetto Osservatorio, possa rispondere efficientemente alle azioni urgenti inviate dalle Comunità di Pace colombiane, e sia utile per apportare spunti importanti per la formulazione ed attuazione del progetto Osservatorio. Per la creazione e gestione del Pre- Osservatorio, la Rete ha dato mandato al Comune di Narni e alla Fondazione Lelio Basso. Dal passato mese di giugno il Pre - Osservatorio ha iniziato il suo lavoro appoggiandosi alla struttura locativa e logistica messa a disposizione dal Comune di Narni ( Ufficio per la Pace) . Certamente , e così come si parlò nell'ultima riunione, è necessario destinare risorse per il compenso di una persona che lavori part-time e per la copertura dei costi di gestione e dei materiali vari che permettano il corretto funzionamento di questo centro Operativo della Rete. Queste risorse si spera che provengano dal capitolo destinato alla visibilizzazione , informazione e protezione delle Comunità di Pace, contenuto nel progetto presentato alla regione Toscana e dall'apporto dei membri della Rete. Il Comune di Narni, per permettere l'avvio dell'attività del Pre-Osservatorio, con propria Deliberazione di Giunta Comunale n. 178 del 12 luglio 2004 avente per oggetto "Avvio del Pre- Osservatorio italiano sui processi di pace messi in atto in Colombia dalle Comunità di Pace", ha messo a disposizione gli strumenti e le attrezzature necessarie presso l'Ufficio per la Pace ed impegnato €. 500,00 - finanziati con il proprio capitolo del Bilancio di Previsione 2004 destinato alla Cooperazione decentrata - , per coprire almeno il rimborso delle spese di viaggio sostenute dal volontario colombiano messo a disposizione dalla Fondazione Internazionale Lelio Basso - Gruppo Colombia. Costo per il funzionamento del Pre- Osservatorio durante il secondo semestre 2004, calcolato in euro: Risorse Descrizione N° Costo Unit. Costo Totale Umane 1 Collaboratore 1/2 tempo ( compenso forfetario onnicomprensivo ) 6 600 3.600 Materiali - Accesso ad Internet, posta elettronica e telefono - Costi relativi alla partecipazione ad eventi o riunioni fuori sede - materiale didattico e di cancelleria - spese postali 6 6 6 6 150 50 50 100 sub-totale 900 300 300 600 2.100 Costo Totale 5.700 Costo per il funzionamento del Pre- Osservatorio durante l'anno 2005, calcolato in euro : Risorse Descrizione N° Costo Unit. Costo Totale Umane 1 Collaboratore 1/2 tempo ( compenso forfetario onnicomprensivo ) 12 600 7.200 Materiali - Accesso ad Internet, posta elettronica e telefono - Costi relativi alla partecipazione ad eventi o riunioni fuori sede - materiale didattico e di cancelleria - spese postali 12 12 12 12 150 50 50 100 sub-totale 1.800 600 600 1.200 4.200 Costo Totale 11.400 Redatto a cura del Pre-Osservatorio AGOSTO 2004