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dicono di noi
05/01/2007
IL CORRIERE DELL'UMBRIA - BASTIA UMBRA NEWS

Un incontro che fa discutere

Caro direttore, vorrei rispondere alla lettera aperta che mi è stata inviata attraverso il suo giornale da Francesco Fratellini, coordinatore di Forza Italia a Bastia Umbra.
"Caro Francesco,
grazie degli auguri e degli attestati di stima (che sono reciproci), ma penso che non venendo alla presentazione del libro "Ma che mondo è questo" con Alex Zanotelli a Bastia Umbra hai perso qualcosa e tu hai dimostrato di vedere il mondo con le lenti dell'ideologia. Una sala gremitissima, con persone provenienti da tutta l'Umbria (Spoleto, Umbertide, Perugia, Foligno, Gubbio, Magione, Trevi, Montone, Assisi, Deruta, Castiglion del lago ecc..), e attentissima dimostra il valore dell'iniziativa che è stato un evento e come tale è stato ripreso totalmente in audiovideo da Radio Radicale e quindi puoi rivederlo sul loro ed il nostro sito. Si è parlato di cose concrete, il problema dell'acqua e la sua privatizzazione, quello dei rifiuti, della camorra e della criminalità, quello delle povertà e delle profonde ingiustizie sociali ed anche di errori della Chiesa. Come vedi c'entra poco l'ideologia, il quadro politico, le alleanze politiche e tutte quelle cose che interessano poco a quella società civile per cui operiamo e che vogliamo far crescere, pesare e contare. D'altro canto la persona di Alex Zanotelli, per la sua storia di uomo e missionario e la straordinarietà del soggetto, che ci ha onorato a presentare il libro, così come l'impegno, la cultura e le scelte umane e politiche delle 16 persone intervistate del nostro libro comunicano un'altra idea della politica di quella di cui tu ci accusi. Due cose rispetto alla tua vis polemica le vorrei riprendere: c'è una certa differenza tra le orge di cui parli tu e "il desiderio di baldoria e la voglia di leggerezza" di cui parlava, per altro la giornalista;
non mi pare che, se c'è colpa, a non parlare dei problemi cinesi sia solo Bertinotti visto che Bush e Berlusconi, che hanno la sindrome del comunismo, non solo non hanno detto niente, ma in Cina sono andati a promuovere affari e non solo per gli altri".

Luigino Ciotti
presidente del circolo culturale "primomaggio"