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01/04/2022
UNUCI

LUIGINO CIOTTI "I CAMPI DI TULLIO. LA STORIA DI UN INTERNATO MILITARE ITALIANO EDIZIONI ERA NUOVA (2020) PAG 70, EURO 10,00

I.M.I. (Internati Militari Italiani) E’ la definizione data da Hitler ai militari italiani che furono catturati dai tedeschi e portati nei lager in Germania, e non solo, immediatamente dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tra l’Italia ed i Paesi alleati. Ne furono deportati 650.000 e quasi 50.000 morirono di fame, stenti, malattie, ed utilizzati come lavoratori-schiavizzati per sostituire nelle fabbriche e nei campi gli uomini teutonici al fronte. Tra questi IMI ci fu Ciotti Tullio, giovane bracciante di Passaggio di Bettona, che da appena tre mesi era stato chiamato alle armi essendo della classe 1924. La sua storia di prigionia e di guerra è quindi non individuale, ma collettiva. Le sue sofferenze, le angherie, i soprusi subiti, la nostalgia, la fame, il freddo, le umiliazioni non furono “patrimonio” solo di Tullio, ma di tutti gli italiani vittime di una guerra che la maggioranza di loro non aveva voluto. Per questo quasi tutti rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e rimasero in luoghi ostili a soffrire e testimoniare le loro idee ed i loro valori.